Archeologia Aerea 17 ’23
Studi di Aerotopografia ArcheologicaRivista [ num. XVII.2023 ]Le Città invisibiliRemote e Proximal Sensing in ArcheologiaMetodologie non invasive per lo studio della città anticaAtti del Terzo Convegno InternazionaleLecce 19 / 21 maggio 2022Casi di studio in Italia centrale e settentrionale
|
EUR 62,00 |
|
Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, XVII Si è svolto a Lecce dal 19 al 21 maggio 2022 presso l’Auditorium del Museo Castromediano il 3° Convegno Internazionale di Archeologia Aerea “Le Città invisibili” - Remote e Proximal Sensing in Archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica, un’iniziativa promossa dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LabTAF) dell’Università del Salento in collaborazione con il Laboratorio di Topografia Antica e Cartografia Archeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC). Alla manifestazione hanno preso parte tutti i più importanti specialisti italiani e stranieri nel campo del remote e del proximal sensing che hanno consentito di delineare un quadro complessivo sullo stato dell’arte della disciplina, mettendo a confronto ricerche nazionali ed internazionali suddivise per contesti geografici in diverse sessioni. Distribuiti nel corso dei tre giorni del convegno si sono alternati 150 relatori con 45 interventi orali, che hanno offerto spunti per vari momenti di confronto e scambio di esperienze su questo particolare filone della ricerca scientifica. In aggiunta, il programma ha previsto la presentazione di oltre 40 poster, in cui i vari autori, molti dei quali giovani studiosi, hanno proposto i risultati dei loro lavori più recenti, molto spesso effettuati con il supporto di queste tecnologie. Attraverso le diverse presentazioni si è potuto appurare come diverse nuove tecnologie vadano a sostituire progressivamente alcune delle tecniche tradizionali, garantendo di fatto un rinnovamento globale nel campo delle indagini aerotopografiche. Sommario Introduzione 5 ‘Le Città invisibili’ Remote e Proximal Sensing in Archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica Giuseppe Ceraudo, Veronica Ferrari, Giuseppe Scardozzi Dall’invisibile al visibile tra affinamento delle tecnologie e delle domande 9 Norba e le risposte nel tempo Stefania Quilici Gigli 22 Ferento romana Integrazioni topografiche da immagini aeree Marcello Spanu 37 Discovery of a large suburban villa near the south gate of Falerii Novi Confronting aerial photography and ground-penetrating radar prospection Frank Vermeulen, Lieven Verdonck 45 Indagini aerotopografiche e prospezioni geofisiche per la conoscenza dell’area urbana di Vulci Stephen Kay, Giorgio F. Pocobelli, E. Pomar 59 L’area archeologica delle Terme di Vespasiano a Cittaducale (RI) Applicazioni di rilievo multi-scala per lo studio dell’impianto termale e le trasformazioni del territorio circostante A. Angelini, N. Abate, A. Betori, M. Carpiceci, M. Cozzolino, R. Gabrielli, V. Gentile, N. Masini, E. Scopinaro, V. Vitale 70 Telerilevamento di prossimità: acquisizione ed elaborazione di immagini multispettrali Laura Ebanista, Alessandro M. Jaia 83 Ombre su Pianabella (Ostia antica) Ricognizione delle tracce e delle emergenze archeologiche nel territorio Dario Daffara, Barbara Roggio 92 Fabrateria Nova: dalle tracce allo scavo Nuovi dati per la definizione dell’impianto urbano Adriana Valchera, Antonio Leopardi 105 Storie sull’erba. Uno sguardo agli antichi paesaggi urbani attraverso l’aerofotografia tra Picenum e ager Gallicus Enrico Giorgi, Alessandro Campedelli 117 Tracce nel sale. Indagini integrate per lo studio della città di Cervia Vecchia Andrea Augenti, Mila Bondi, Federica Boschi, Marco Cavalazzi 125 Nuovi sguardi a Este (Padova) Una proposta di ricostruzione del settore occidentale della città romana, tra remote e proximal sensing e prospezioni geofisiche Alessandro Bertin, Matteo Censini, Rita Deiana, Jacopo Turchetto, Paola Zanovello 139 Problemi e prospettive di ricerca aerotopografica nella città etrusca di Spina (FE) Il caso della necropoli di Valle Pega Giacomo Mancuso, Enrico Zampieri 150 Claterna: nuove prospettive di ricerca sulla città romana Stefano Campana, Valentina Di Stefano, Cristina Falla, Claudio Negrelli, Ken Saito 158 Ravenna e il suo fiume Il fiume Ronco-Bidente nelle foto aeree tra il primo e il secondo dopoguerra Alessandro Melega, Eleonora Rossetti 169 Prospezioni geofisiche e foto aeree per la ricostruzione della struttura urbanistica dell’antica Forum Sempronii Fossombrone - PU Oscar Mei, Laura Cerri, Diego Voltolini 176 Falerio Picenus: aerofotointerpretazione e geofisica per una nuova immagine della città antica Paolo Storchi, Paul Blockley, Federica Grilli, Giuseppe Guarino, Gianluca Mete Poster 17.23 182 Un’indagine di archeologia aerea a bassa quota sul Pianoro di Veio Un anno di voli con drone multispettrale Gabriele Ciccone 190 Città e infrastrutture dell’ager caeretanus La via Caere-Pyrgi tra vecchi dati e nuove tracce Cristiano Benedetto De Vita 196 La nuova base cartografica della città di Alba Fucens (AQ) Dario Rose, Daniele Nepi, Emanuela Ceccaroni 202 Tridentum: aspetti dell’organizzazione urbana Annapaola Mosca 210 Un approccio agronomico al remote sensing da drone per lo studio delle evidenze archeologiche sepolte Il metodo e i casi studio a dieci anni dalle prime acquisizioni Filippo Materazzi 218 Veio rivelata Un’analisi integrata della città antica alla luce dei nuovi dati ottenuti da telerilevamento multispettrale da drone Filippo Materazzi, Marco Pacifici 227 Conoscere per tutelare l’invisibile Il caso di Urvinum Hortense (Collemancio di Cannara, PG) Laura Castrianni, Gabriella Sabatini 237 Le città invisibili. Conclusioni: note di metodo e di politica del territorio Paolo Liverani Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica Nel panorama scientifico italiano, diversamente da quanto avviene in alcuni dei principali Paesi europei, mancava una rivista che raccogliesse studi e ricerche di aerotopografia archeologica. In Italia, dopo le prime applicazioni pionieristiche per la documentazione degli scavi del Foro Romano ad opera di Giacomo Boni ed altre consimili immediatamente successive (Ostia, Pompei, Porto), questo genere di studi non ebbe l’evoluzione e la diffusione che sarebbe stato legittimo attendersi. Infatti, per vedere utilizzazioni di questo strumento efficaci e rigorose, se si fa eccezione di alcuni tentativi e studi di Giuseppe Lugli, sarà necessario attendere il secondo dopoguerra con le ricerche fondamentali di Ferdinando Castagnoli sulla centuriazione e sull’urbanistica di tipo ippodameo. Da questo punto in avanti il metodo, anche nel nostro Paese, raggiunta ormai la piena maturità, si diffuse grazie all’opera di grandi studiosi come John Bradford, Giulio Schmiedt, Dinu Adamesteanu, Nereo Alfieri, solo per citare i più famosi. Attualmente, in Italia, grazie all’attività ed agli insegnamenti di Fabio Piccarreta, questi studi sono ben rappresentati, dai centri di Fotogrammetria finalizzata e di fotointerpretazione archeologica presenti presso la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento a Lecce. Numerosi settori coltivano oggi studi di Aerotopografia archeologica; presenti su tutto il territorio nazionale, assicurano un vivace scambio di idee e di dati, confermando l’estrema vitalità di questo genere di studi. Ci si basa sulla possibilità di identificare, mediante opportune tecniche di fotointerpretazione, monumenti archeologici sepolti o perfettamente mimetizzati, attraverso le loro tracce ed evidenze presenti su immagini aeree ricavate attraverso il rilevamento a distanza (remote sensing ). Un ulteriore sviluppo di queste tecniche è rappresentato dalla possibilità di creare cartografie tematiche su misura, per la collocazione e l’analisi delle evidenze archeologiche rilevate (fotogrammetria finalizzata). All’interno di questa rivista, unica nel suo genere, che va a colmare una lacuna in questo settore specifico della ricerca archeologica italiana, saranno trattati diversi argomenti: a partire dalla storia degli studi grazie all’opera dei pionieri, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e lavori di fotogrammetria finalizzata, sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono previsti supplementi monografici su temi e argomenti specifici. “Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” è una Rivista Internazionale fondata nel 2004 da Giuseppe Ceraudo e Fabio Piccarreta. Dotata di referees anonimi (peer-reviewed ), raccoglie studi e ricerche di archeologia basati sull’ampio utilizzo di fotografie aeree, immagini satellitari e dati telerilevati in genere. L’opera – unica nel suo genere in Italia – segue la disciplina sin dai suoi esordi e, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e fotogrammetria finalizzata, giunge sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing e fotointerpretazione satellitare. Ampio spazio è assegnato nella Rivista agli studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree, allo studio del materiale aerofotografico storico, ai lavori di fotointerpretazione archeologica classica di respiro internazionale, ai progetti di archeologia aerea avviati di recente in Italia e nel Mondo, nonché alle attività e allo stato dell’arte della materia e alle prospettive future di ricerca legate alle immagini telerilevate da piattaforma aerea e satellitare. La Rivista si propone di presentare l’Aerotopografia Archeologica – disciplina che utilizza a fondo lo strumento aereo e tutte le immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni – come una parte fondamentale di una materia, la Topografia Antica, che affonda le sue radici storiche molto indietro nel tempo. Dettagli
Formato: cm 24x30 Pagine: 240 Illustrazioni: 218 a colori, 57 in bianco e nero ISBN: 978-88-8431-902-9 · ISSN 2035-7540 Anno di pubblicazione: 2024 |