Una sezione di “Reporter senza frontiere” si occupa dei giornalisti di guerra. Professionisti che hanno scelto di raccontare le tragedie umane rischiando in prima persona. Con loro ci sono i fotografi, e grazie a loro le immagini devastanti dei sacrifici di chi chiede giustizia, o chiede aiuto, o chiede una terra rimangono non solo nelle nostre fototeche ma nella nostra coscienza.
Donato Fasano mi ha fatto venire in mente i giornalisti di guerra. Stesso spirito, stesso senso di un dovere civico, stessa serenità nel mettere a disposizione del mondo la propria abilità tecnica, il proprio talento nelle arti visive, la propria sensibilità.
Bene ha scritto la scrittrice Maralfa della dimensione esistenziale della cura e dell’ansia che Fasano ci trasmette, ci ha ricordato come la “città sanitaria “ di Bari si fosse improvvisamente ritrovata, nel febbraio del 2020, a fare i conti con una emergenza sanitaria dai quali i primi giorni sembrava poter rimanere esente.
Invece, la Puglia è stata ed è coinvolta come tutta Italia e l’intero pianeta, e se per caso vi fosse in giro ancora qualcuno, anche nel nostro territorio, che osasse dubitare di ciò che in un anno ha cambiato il mondo, basterebbe invitarlo a vedere il lavoro di Fasano, fotoreporter del dolore.
Che però possiede una capacità affatto scontata di intravedere e rappresentare i barlumi di luce se pur fiochi. Un abbraccio fra due tute spaziali, una Madonna che resiste alla pandemia, il segno della vittoria di un gruppo di sanitari forse perchè qualcuno era uscito dalla terapia intensiva. E due mani che si stringono, una con un guanto, l’altra senza. Fra corridoi agghiaccianti sommersi dai fili delle macchine, la dimensione del prendersi cura dell’altro risulta vincente.
Per tutto questo, l’opera di Donato Fasano vale più di tanti allarmi e consigli di virologi e immunologi, supera la dialettica - a volte illuminante a volte becera - dei nostri talk show, affianca le parole di Papa Francesco : “La pandemia ci ha rivelato una schiera silenziosa di uomini e donne che hanno scelto di guardare quei volti, facendosi carico delle ferite di pazienti che sentivano prossimi in virtù della comune appartenenza alla famiglia umana”.
Dalla presentazione di Loredana Capone
Presidente Consiglio regionale della Puglia
Dettagli
Formato: cm 30x30
Pagine: 64
Illustrazioni: 44 a colori
ISBN: 978-88-8431-786-5
Anno di pubblicazione: 2021