La cornice d’acqua marina e di sale conferisce un’atmosfera surreale al paesaggio, i fenicotteri danno screziature rosa all’azzurro palustre e solo la presenza delle macchine, dei pontili, delle rotaie, dei montacarichi richiama la mente alla realtà del lavoro.
Il paese del sale che scintilla come un appennino nevato non può essere scisso dal popolo dei salinari, gli operai che lo hanno abitato e animato fin dai tempi latini.
A quel popolo si rivolge l’attenzione di Cosimo Damiano Damato e Mara Distaso consapevoli che la bellezza innaturale del paesaggio di sale si deve solo a questi lavoratori.
Attraverso i volti festosi e pensosi, attraverso i gesti del lavoro, i salinari raccontano le difficoltà della sopravvivenza in una pianura che era al confine di quella Regia Dogana delle pecore dove affluivano in tempi di transumanza greggi e armenti custoditi nelle regioni interne. I salinari hanno lottato contro la malaria, hanno dovuto attendere ritardate bonifiche perché si rendesse protetto e incolume il loro lavoro.
Attraversiamo in questo reportage fotografico i campi di acqua blu rossa marrone, le distese di neve. In primo piano c’è sempre qualcuno, un uomo che continua a coltivare quei campi, semina acqua, dal latifondo del mare costringe le onde al chiuso di piccoli poderi, aspetta che la schiuma si depositi,come rugiada e infine raccoglie sale, dono dell’acqua alla terra, lo raffina, lo sbianca, lo destina a viaggi impensabili. Il sale come una pagina bianca sulla quale si è scritta la storia di una intera comunità.
Raffaele Nigro
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 32
Illustrazioni: 41 a colori, 19 in bianco e nero
ISBN: 88-8431-188-8
Anno di pubblicazione: 2006