Dagli ordinati vigneti del Tavoliere alla lussureggiante baia di Calenella, passando per le balze erte del Gargano occidentale, per le scenografiche trincee e gallerie scavate a fatica nella roccia, per gli interminabili rettilinei immersi negli uliveti della piana di Carpino, immergendosi infine nel fresco della pineta Marzini, non senza aver più volte salutato le assolate spiagge dell’Adriatico e i bianchi paesi arroccati sulle alture.
Poco meno di ottanta chilometri di spettacolo ferroviario per la prima concessa in Italia nata in pieno Ventennio già con trazione elettrica, che da tre quarti di secolo effettua il suo servizio forse un po’ in sordina, attendendo oggi una valorizzazione che le deriverà da alcune iniziative di modernizzazione della linea, degli impianti e del materiale rotabile.
In questo appassionato lavoro i due autori, con l’ausilio di un apparato iconografico frutto di anni di ricerche e caratterizzato a volte da documenti preziosi altrimenti destinati all’oblio, rendono conto dello scenario socio-politico che ha decretato la realizzazione della linea, dei progetti di infrastrutturazione ferroviaria della Capitanata rimasti irrealizzati, dell’esercizio quotidiano sulla Garganica, fatto di mezzi tecnici ma soprattutto di persone, per descrivere infine tutte le operazioni tecniche che ne faranno una ferrovia moderna, atta a svolgere sempre meglio il suo compito di vettore ecocompatibile, capace di movimentare in comfort e sicurezza sempre più utenza, anche turistica, ma con un occhio al prezioso patrimonio naturale del Promontorio del sole.
A quanti utilizzano giornalmente la Ferrovia garganica per studio o per lavoro, ai gruppi di appassionati che da molto lontano sono venuti a conoscerla, ma anche a chi ne ignorava totalmente l’esistenza, è dedicato questo modesto contributo.
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 208
Illustrazioni: 237 a colori, 157 in bianco e nero
Copertina: cartonato
ISBN: 978-88-8431-208-2
Anno di pubblicazione: 2006