Copia in facsimile dell’originale
edito dall’Istituto Italiano d’Arti Grafiche
di Bergamo nel 1907Il Gargano, la terra che pochi sentono nominare, la terra delle selve, dei giardini, degli aranceti, alla quale un intero popolo volge il suo pellegrinaggio annuale per la fede dell’Arcangelo che vi apparve, si domanda ancora se la civiltà, della quale sente favoleggiare talvolta, non sia il più lontano tra i miti e il più inverosimile dei sogni.Così Antonio Beltramelli, nell’ottobre 1905, conclude l’articolo intitolato “Terre sperdute” con cui pubblica nella rivista “Varietas” i primi risultati del suo viaggio attraverso il promontorio garganico.
Sono trascorsi oltre quarant’anni dall’Unità d’Italia e le parole del giovane scrittore la dicono lunga su quanto tempo le popolazioni garganiche dovranno ancora attendere per sentirsi finalmente parte del nuovo Stato. .
Dettagli
Formato: cm 17x24
Pagine: 160
Copertina: cartonata
ISBN: 978-88-8431-452-9
Anno di pubblicazione: 2011