... Credo che chiunque conosca la sua vicenda d’artista o si accosti per la prima volta alle sue opere sfogliando questo catalogo, non possa fare a meno di apprezzare la sua capacità di ‘entrare’ nello spazio e di comprenderne il senso profondo per restituirlo allo spettatore filtrato attraverso la sua sensibilità, così come è evidente che è necessario affidarsi alla sua maestria nel mettere in crisi la nostra percezione di un luogo, per quanto storicamente avvertita, e poterne riemergere in un certo senso rinnovati.
È stata del resto una costante dell’attività di Pirri quella di forzare lo spazio, e la percezione dello spazio, attraverso segnali che, al di là dell’apparenza a volte ingannevolmente semplice, spingono a interrogarsi in modo nuovo e diverso sulle conseguenze intellettuali delle sue opere. Per fare un esempio, si ricordi la rottura del ‘limite’ dell’opera che ha caratterizzato la sua produzione dagli anni novanta, in cui la frattura, il piegamento, la frantumazione delle superfici e dei loro bordi, produceva “un’emissione” luminosa rossa, che era il segnale di una tensione esercitata sul materiale fino alla rottura e, al tempo stesso, l’eco di una forma oramai irrimediabilmente perduta.
Questa luce-non luce che emanava dalle opere mi colpiva particolarmente perché immetteva nel libero gioco della forma che si veniva definendo per scelta dell’artista un elemento emotivo e, per così dire, non controllabile. Naturalmente non penso che ciò avvenisse contro “la volontà d’arte” di Pirri, ipotizzo invece che egli ‘obbedisse’ a questo destino ineluttabile dell’opera, che poteva completarsi solo attraverso la luce. Una luce dai molteplici significati, come accennavo, che conservava la traccia delle manipolazioni subite dalla materia per diventare ‘arte’ e al tempo stesso diventava un elemento di arricchimento della stessa, entrandone a far parte come una componente essenziale, in cui diviene concreto il passaggio tra passato e futuro dell’opera. ....
Fabrizio Vona
Soprintendente del Polo Museale di Napoli
Indice
11 Pirri attraverso lo specchio
Fabrizio Vona19 Conversazione con Alfredo Pirri
Angela Tecce31 Passi leggeri nell’arte
Fulvia Rocco35 Il diavolo dietro lo specchio
Valentina Valentini37 Alfredo Pirri alla Galleria Nazionale della Puglia
Fluvia Rocco41 Alfredo Pirri. Mostre. Bibliografia
51 Il palazzo ducale di Martina Franca
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 56
Illustrazioni: 28 a colori, 5 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-516-8
Anno di pubblicazione: 2013