The family at the edge of the world. Alain Laboile

Edizione riservata

a cura di
Elena Antonacci
Bartolomeo Smaldone


traduzioni di
Anna Spatuzzo

... L’Oltre, nelle fotografie di Laboile, ha una dimensione fisica, il confine, il limite oltre il quale non vi è la città oppressiva dove vivere, ma una natura non domata dall’uomo - e per se stessa “libera” di esprimere il proprio rigoglio - in cui vivono in piena libertà i figli del fotografo, liberi sia nell’espressione di sé che dalle costrizioni a cui il corpo vestito spesso deve sottostare. Ma Oltre è anche temporale; oltre il tempo in uno spazio sospeso, in un respiro trattenuto che rende gli scatti di Laboile senza tempo, al di là del tempo, in un tempo che, se non è proprio infinito, riesce almeno a trasmettere a chi osserva un prolungarsi di esso in uno stato di armonica cessazione temporale. ...

dal saggio di Elena Antonacci