Nonostante i copiosi progressi che, negli ultimi cinquant’anni, gli studi hanno inanellato sul tema del collezionismo ottocentesco, in sede critica si prova ancora un certo disagio quando l’inquadratura si stringe sulle tante realtà periferiche che animarono l’Europa mediterranea nei decenni centrali
del XIX secolo. Con la prospettiva di aggiungere qualche nuovo tassello alla conoscenza di un fenomeno che va lentamente rivelando la propria portata internazionale, e con l’intento di proseguire il filone di ricerca inaugurato dal recente convegno dedicato a Camillo d’Errico (
Camillo d’Errico (1821-1897) e le rotte mediterranee del collezionismo ottocentesco, Foggia, Grenzi Editore 2017), ha preso forma l’idea di un’iniziativa espositiva dedicata all’argomento. Un evento che, provando a prendere di petto almeno una delle tante questioni che giacciono irrisolte sul tavolo della storiografia specialistica, vuole aprire una nuova finestra di discussione sulla fortuna riscossa dalla pittura olandese e fiamminga nella raccolta d’Errico. Chiamando a un inedito dialogo una scelta selezione di dipinti che nell’Ottocento appartennero all’amatore palazzese, a Giuseppe Bellanti e a Giovanni Messina, il volume raccoglie i frutti di una piccola
“mostra dossier”, volutamente calibrata su un campione ridotto di collezionisti e di opere.
Dettagli
Formato: cm 16,5x23,5
Pagine: 112
Illustrazioni: 29 a colori, 18 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-718-6
Anno di pubblicazione: 2018