Siponto. Archeologia di una città abbandonata nel Medioevo
a cura di Caterina Laganara |
EUR 42,00 |
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contributi di Gianluca Andreassi Sabino Edoardo Andriani Patrizia Albrizio Gabriella Bozzi Austacio Busto Giovina Caldarola Ida Maria Catalano Maria Antonietta Catamo Giuseppe Ceraudo Marcello Ciminale Pasquale Corsi Ginevra d’Onofrio Giuseppe Daurelio Giuseppe De Benedetto Antonella Di Marzo Emanuela Elba Giacomo Eramo Giulia Finzi Danilo Gallo Alessandra Genga Patrizia Gentile Lorena C. Giannossa Caterina Laganara Rocco Laviano Katia Luzio Annarosa Mangone Tiziana Mastracci Gioacchino Micocci Raffaella Palombella Gabriella Passatelli Comasia Petronella Daniela Pinto Daniela Rossitti Mariangela Sammarco Giuseppe Sarcinelli Maria Siciliano Tiziana Siciliano Antonio Tepore Angela Traini Anna Maria Tunzi Adriana Valchera Inez van der Werf Enrica Zambetta Riconoscere le modalità dell’abbandono dell’antica Siponto - già colonia romana nel II secolo a.C., poi precoce sede vescovile che con alterne vicende attraversa una lunga storia insediativa - e ridare un volto alla città, di cui oggi episodiche tracce materiali, seppure di spiccata rilevanza, ripropongono sostanzialmente lo stesso paesaggio noto agli antichi viaggiatori, è l’intento di questo studio. Avvalendosi dei metodi più aggiornati sul terreno ed in laboratorio, l’indagine archeologica comincia a definire l’impianto di un comparto urbano periferico, prossimo al limite settentrionale di questo importante centro portuale sull’Adriatico che rivive nella memoria dell’odierna cittadina di Manfredonia, sviluppatasi immediatamente più a Nord, senza apparente soluzione di continuità con il luogo delle antiche rovine per la recente formazione dell’interposto villaggio turistico di Siponto. Mura, case, spazio religioso e funerario, strade con aree esterne di circolazione insieme ai molteplici aspetti della vivace realtà socioeconomica urbana e del vivere quotidiano dei suoi abitanti sono restituiti da un lavoro in progress, parte di un programma integrato tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e l’Università degli Studi di Bari. Gli esiti delle prime cinque campagne di scavo, condotte nella forma del campo-scuola a partire dal 2000, presentati in questo volume, la cui realizzazione è stata possibile grazie al finanziamento di più Enti, sono altresì fruibili nella mostra permanente allestita nel Museo Nazionale del Castello di Manfredonia, dove in forma inedita passato e presente convivono nei resti materiali e nella sperimentazione scientifico-tecnologica che ne decodifica anche le più labili tracce. Un volume che introduce il lettore nell’intrigante mondo delle discipline indiziarie, di cui l’archeologia fa parte, e che offre un valido strumento per chi ad essa intenda avvicinarsi. Dettagli
Formato: cm 24X31 Pagine: 232 Illustrazioni: 353 a colori, 204 in bianco e nero ISBN: 978-88-8431-403-1 Anno di pubblicazione: 2011 |