Il Libro Rosso di Foggia
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Gli atti trascritti ne Il Libro Rosso di Foggia concernono le più svariate materie e sono offerti senza rispetto di una rigorosa successione cronologica. Lumeggiando vicende poco o affatto note, e personaggi da tempo dimenticati, sono essenziali allo scopo della definizione di un quadro della vita foggiana dal Trecento al Seicento.
Certo, i più interessanti della ricca teoria di documenti del manoscritto sono quegli atti che furono fondamentali per la città quali i capitoli di re Federico del 1499, le grazie e franchigie concesse da Consalvo Ferrante, primo viceré del regno, nel 1504, quelle di Ferdinando il Cattolico del 1507, i privilegi di Carlo V del 1533, e quelli di Pietro di Toledo, marchese di Villafranca, del 1538, le concessioni dello stesso Toledo del 1541, le provvisioni del reggente Villanova del 1559 ed, infine, i vari capitoli sui dazi, che illustrano utilmente la parte economica dell’università.
Ma un rilievo sicuramente non minore assumono molti altri che pur esso contiene, come i capitoli sulla fiera, i bandi vicereali sul danaro alla voce per il grano o sul prezzo dei cereali, i molti provvedimenti in tema di gabelle, le scritture riguardanti la Dogana delle pecore, le franchigie degli ecclesiastici, la riforma dei vestiti ecc.


Dettagli
Formato: cm 16,5x23,5
Pagine: 600
Illustrazioni: 35 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-483-3
Anno di pubblicazione: 2012

Argomenti:  Storia moderna  Archivi storici  Uomini e famiglie
Collana:  Fragmenta