Memorie di seta
Gli abiti di Palazzo Jatta alla Galleria Nazionale della Puglia
EUR 18,00


Nel 1933 Anna de Beaumont Bonelli sposa Giovanni Jatta. Arriva con lei, nell’ottocentesco palazzo di Ruvo, assai noto per la straordinaria raccolta museale, un cospicuo numero di capi abbigliamentari settecenteschi, maschili e femminili, sino ad allora custodito dalla sua aristocratica famiglia barlettana: sono tracce tangibili e connotative di una classe raffinata, sensibile tra gli anni Quaranta e la fine del Settecento, alla ricca e aggiornata offerta suntuaria partenopea di marca internazionale. Modelli di riferimento sono i ranghi di prestigio vicini al potere, alla corte di Carlo III di Borbone e Amalia di Sassonia prima, di Ferdinando di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo poi.
Tra la eterogeneità dei pezzi maschili, sopravvivono a mises lussuose tre sottovesti e due gilet sui quali risaltano ornamenti eseguiti finemente a ricamo o broccature in sete policrome, oro e argento. In buon numero gli abiti interi, “alla francese”, completi di marsina, gilet e calzoni, molto ben conservati, alcuni mai indossati. Il tutto in una varietà di tessuti alla moda, uniti, in colore pastello o in colore squillante, ma anche operati, come l’eccellente, costoso velluto riccio “miniature”. Qualità delle stoffe e impeccabile esecuzione sartoriale documentano il percorso coerente di un apparire elegante e ricercato. ...

dal testo in catalogo di
R. Orsi Landini, M. P. Pettinau Vescina
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 48
Illustrazioni: 43 a colori
ISBN: 978-88-8431-493-2
Anno di pubblicazione: 2012

Argomenti:  Arte storia architettura