Domenico Caldara.
Pittore di Corte e ritrattista nel bicentenario della nascita 1814-1897
EUR 0,00


Saggi
Luisa Martorelli
Franco Mercurio
Francesco Picca
Saverio Russo

Schede
Gaetano Cristino
Brigitte Daprà
Simone D’Andola
Antonella Delli Paoli
Francesca Di Gioia
Maria Elena Maimone
Luisa Martorelli
Carmine Napoli
Gianfranco Piemontese
Fabio Speranza

Regesto a cura di
Maria Elena Maimone
Carmine Napoli

Il Taccuino di Domenico Caldara
è stato trascritto da

Serena Rinaldi



La mostra è il risultato di una approfondita ricerca che, attraverso l’esposizione di oltre sessanta opere, mette in luce l’opera di Domenico Caldara (Foggia 1814 - Napoli 1897), un perfezionista del disegno e del colore, in continuità con la tradizione dei modelli accademici perpetuati al tempo in cui si trasferisce a Napoli, nel 1839. Prodigioso ritrattista, è chiamato ad eseguire i ritratti per le famiglie Vonwiller, Varo, Jannuzzi, Ceci e Spagnoletti Zeuli, realizzando anche molti soggetti di pittura religiosa, dai quali si evince che i modelli di riferimento sono ancora il classicismo di Guido Reni e Domenichino. La frequentazione dell’artista con la nobiltà locale e la protezione di alcuni membri della stessa famiglia reale, tra cui il principe Don Sebastiano di Spagna, esule a Napoli, valsero all’artista il riconoscimento di pittore di Corte.
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 128
Illustrazioni: 72 a colori, 30 in bianco e nero
ISBN: 978-88-908184-7-9
Anno di pubblicazione: 2014