Barbara de Miro d'Ajeta
è nata a Foggia, dove è stata allieva del Liceo ginnasio “Vincenzo Lanza”. Selezionata per la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’ha frequentata nell’anno accademico 1964-65 per poi laurearsi in lettere a Genova, con una tesi sul teatro di Sem Benelli. Fin dall’infanzia ha composto poesie, pubblicando le raccolte: Qualcosa partì dal mio cuore (NA-FG-BA, C.E.S.P., 1960); L’isola d’oro (Gastaldi, Milano, 1963); In margine (Foggia, Bastogi, 1981 - Premio Montesilvano). In ambito letterario ha al suo attivo anche un romanzo di fantapsicopoli-tica, Oblio di un pianeta (1976), due capitoli del quale sono apparsi su “Carte segrete” (1978, 40). Articoli e saggi di critica teatrale e cinematografica sono usciti su giornali e riviste, alcuni dei quali raccolti nel presente volume. Ha pubblicato inoltre: Drammatizzazione di un tema narrativo in Luigi Pirandello, (Rosolini, Gugnali, 1979); Sulla derivazione degli atti unici di Pirandello dalle novelle, (Manfredonia, Atlantica, 1979 - Premio Pirandello del Centro di studi pirandelliani di Agrigento); La scena, lo schermo e i simulacri, (Foggia, Bastogi, 1984 - raccolta di saggi); Eduardo De Filippo. Nu teatro antico, sempre apierto, Napoli, E.S.I., 1993 (vasta monografia sull’autore napoletano); La figura della donna nel teatro di Eduardo De Filippo, Napoli, Liguori, 2002. Ha soggiornato e lavorato a Grenoble, Parigi, Sassari, Salerno e attualmente vive e lavora a Napoli, dove è docente di Storia del teatro e dello spettacolo presso l’Università degli studi “L’Orientale”.
(2005)
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