Romolo Caggese
Ascoli Satriano, 26 giugno 1881 · Milano, 5 luglio 1938. Esponente della scuola storiografica economica giuridica, che ha svolto un ruolo fondamentale nella cultura italiana tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, nacque ad Ascoli Satriano il 25 giugno 1881 e morì a Milano il 5 luglio 1938. Compì gli studi superiori a Foggia e nell’ottobre del 1900 si iscrisse all’Istituto di Studi Superiori di Firenze, dove, con Gaetano Salvemini, fu discepolo di Pasquale Villari, che lo indirizzò all’indagine sistematica delle vicende storico sociali del medioevo italiano e del Mezzogiorno. Nel 1907, Romolo Caggese diede alle stampe la sua opera più importante, Classi e Comuni rurali nel Medioevo Italiano che, impostata sui presupposti teorico-storiografici della frattura verticale tra città e campagna, resta, ancora oggi, un punto di partenza insostituibile per ogni indagine riguardante il Comune medievale nel duplice rapporto città-campagna. Negli anni successivi, sempre seguendo gli indirizzi metodologici della scuola economico-giuridica, pubblicò altre opere di grande interesse storiografico, come Gli Statuti della Repubblica Fiorentina; Firenze dalla decadenza di Roma al Risorgimento d’Italia; Roberto d’Angiò e i suoi tempi; Mirabeau; l’Alto Medioevo; Dal concordato di Worms alla fine della prigionia di Avignone. Nel 1918 si inserì nell’insegnamento universitario, come Straordinario di Storia Moderna alla Università di Messina e l’anno successivo come Ordinario in quella di Pisa. Nel 1925 aderì al progetto gentiliano dell’Enciclopedia Italiana, alla quale collaborò con un certo numero di voci riguardanti la storia del Regno di Napoli sotto la dinastia angioina e la Rivoluzione Francese. Dopo avere tenuto, dal dicembre 1923 la cattedra di storia economica presso l’Istituto di Scienze Economiche di Napoli, ottenne la prestigiosa cattedra di Storia Medievale e Moderna all’Università di Milano, dove insegnò, in luogo di Gioacchino Volpe, sino alla morte.
|