Matteo Zifaro
si specializza in restauri nel 1962 presso la Scuola di Restauri della Regione Toscana a Firenze e, attraverso corsi di attività culturali, si inserisce nella settore della salvaguardia e tutela dei beni culturali ed archeologici. Nel 1969 entra a far parte, a San Severo, dell’Associazione dell’Archeoclub d’Italia. Nel 1979 è promotore a Torremaggiore della costituzione del Centro Studi Medioevali di Capitanata. Nel 1982 organizza, insieme al dott. Roberto Pasquandrea, la prima campagna di scavi su Fiorentino. Nel 1980 si costituisce la prima sede dell’Archeoclub d’Italia a Torremaggiore. L’intensa attività archeologica-culturale è occasione di prestigio per Torremaggiore. Con Roberto Pasquandrea e il coordinamento dell’Università di Bari, si fonda il museo archeologico di Fiorentino. Nel 1992 la carica di Presidente della locale sezione dell’Archeoclub viene affidata a Matteo Zifaro. Le istituzioni preposte intanto rompono con l’Università di Bari, nel 1998 si chiude la sede dell’Archeoclub di Torremaggiore e cessa la vita del Centro Studi Medioevale di Capitanata. Matteo Zifaro sviluppa un’intensa attività di ricerca e di restauri. Si prodiga in diverse produzioni di cortometraggi, come “Torremaggiore la Porta settentrionale della Daunia”. Ad oggi è autore di ben dodici volumi: Edicole epigrafi reperti d’interesse monumentale storico ed artistico in Torremaggiore; Torremaggiore la Porta settentrionale della Daunia; Un viaggio nel Medioevo intorno a Federico II di Svevia; Il demanio ed il diritto degli usi civici della Città di Torremaggiore. La lunga Vigilia della Libertà; Sempre fanciullo e penitente. La storia del Santo di Torremaggiore; Goffredo della Daunia il Templare; Anna e Mario Bellantuoni dei Perfetti; La buona Elisa Croghan e l’eredità de Sangro; Le Masserie dell’agro di Torremaggiore; Lo scomparso cimitero monumentale di Torremaggiore; La grande storia di Torremaggiore corredata dai suoi reperti.
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