Valutare le facoltà di un sogno, significa sempre, tornare alla fonte che nutre i nostri sentimenti nascosti. Infatti leon marino con questo romanzo, ci svela il duplice amore che lo attraversa, sia della pittura sia della scrittura. E dice: “Anche se un tempo mi ricorreva l’obbligo spirituale, di fedeltà al mio primo amore,
la Pittura, ora devo ammettere, che è lei ad obbligarmi a
Scrivere le storie dei miei romanzi, dei quali addirittura mi presta i titoli che io stesso diedi alle opere.”
Tant’è che “
Il veliero delle donne perdute” a quel tempo, fu il titolo di un dipinto, realizzato da Leon Marino nel mese di novembre del 1988.
Ed è davvero strano che
la Pittura, essendo stato il suo primo amore, lo spinge ad affrontare un nuovo amore, quello della
Scrittura, ma senza esserne gelosa. Succede tra le singole discipline dell’Arte.
“Scrivi!” gli ha detto la
pittura “Scrivi di queste coscienze femminili che decidono d’imbarcarsi sul veliero, per andare nel mare aperto, in cerca della dimenticanza. Essendo loro coscienze perdute per amore, a causa di una pirateria d’amore fatta di troppi arrembaggi e di baldanzose schermaglie”.
E dimenticare è il ricorrente motivo delle coscienze, dove i loro amori sbagliati, gli inganni ricevuti e le scelte azzardate emergono, (scrive Leon Marino) per ritrovare la forza necessaria di sopravvivere ad una pirateria di uomini, incapaci di amare. Dice ancora Leon Marino che l’amore per sognare, abbisogna di tenerezze, non di coltelli e di sangue. E tutto questo solo per fissare una quantità di sguardi per un solo bacio e, di accumulare una quantità di affetto per dire un solo
Ti amo!
Dettagli
Formato: cm 14x21
Pagine: 210
Copertina: cartonata
ISBN: 978-88-8431-854-1
Anno di pubblicazione: 2023