Più volte ho pensato, in questo arco non più breve della mia esperienza di archeologa nel foggiano, di ricucire studi, luoghi, opportunità di ricerca e di fruizione delle antichità di questa provincia in un lavoro di sintesi che fosse utile un po’ a tutti: alla gente del luogo per saperne di più, ai turisti per approfondire la loro visita, alla scuola per indirizzare ricerche e scelte di studio.
È ormai lontano il 1980 quando Maria Luisa Nava ed io preparammo per l’Amministrazione Provinciale di Foggia un piccolo opuscolo intitolato ‘Itinerari Archeologici’, il primo in assoluto per questa zona che consigliava i percorsi allora possibili. Di recente l’ho ripreso in mano e ho misurato la distanza da vent’anni fa. Insieme all’evidenza del lavoro di tanti archeologi ed operatori della Soprintendenza e delle Università oltre che del mondo del volontariato, mi sono balzate agli occhi le tante, nuove realtà, i parchi e i musei, che costituiscono gli itinerari di oggi. Realtà rappresentate anche da tante scoperte della cui straordinarietà è spesso possibile solo dare notizia, ma non indirizzare alla loro visita.
Il passo dal 1980 non è stato breve solo per l’intensità di quanto nel settore è accaduto, giacchè in questo ventennio si sono registrate straordinarie acquisizioni per l’archeologia, ma anche per le grandi, irreparabili sottrazioni operate al patrimonio archeologico dal commercio illecito di antichità.
Stranamente è mancato dal 1980 un altro strumento agile di approccio ai percorsi della Daunia antica: l’enorme quantità dei dati di oggi ha consigliato di illustrare le nuove e le vecchie conoscenze in una formula fluida, utile ad utenti con formazione e necessità diverse.
Così ho tentato, per quanto mi fosse possibile, di presentare un panorama piuttosto generale ma completo, utilizzando un linguaggio poco tecnico e fornendo possibilità di approfondimento su argomenti o su voci specifiche. Credo, infatti, che se ormai la straordinarietà di questa terra è ben nota agli archeologi che in tante altre sedi potranno trovare informazioni su questi luoghi, sono ‘gli altri’, i ‘non esperti’, ai quali è necessario far pervenire le conoscenze, unendo dell’archeologia il bello e il brutto, la quotidianità e l’eccezionalità, lo strumento abituale e l’opera d’arte. Con l’augurio che le ‘Passeggiate archeologiche’ nella nostra Daunia come nel resto d’Italia si inizi a farle da piccoli. E proprio ai bambini, non a caso, questo lavoro ho voluto fermamente dedicare.
dalla premessa di Marina MazzeiFoggia, maggio 2004
Dettagli
Formato: cm 15x23,4
Pagine: 88
Illustrazioni: 150 a colori
ISBN: 88-8431-148-9
Anno di pubblicazione: 2004