Beuys fu molto legato all’Italia e soprattutto al Meridione.
Il suo rapporto con la Puglia, Foggia e il Gargano ha radici profonde.
L’impatto, durante la guerra, tra il 1942 e il 1943, con la gente gentile, semplice di Foggia e del Gargano, con il paesaggio mite, che a lui sembrava in un certo senso preistorico perché non industrializzato, è stato vissuto da Beuys come un antidoto alla crudeltà e all’insensatezza della guerra, come opposto alla distruzione, come una base per l’atto creativo, che per Beuys era uguale all’amore. Si può dire che sia diventato artista proprio qui, in queste terre.
Comincia ancora come soldato in Puglia ad abbozzare i primi schizzi di paesaggi e decide in quel periodo di lasciare gli studi scientifici e di dedicarsi all’arte. Come studente dell’accademia di Düsseldorf i suoi primi lavori sono la rielaborazione in litografia dei disegni pugliesi. Quando torna, decine di anni più tardi, ormai personaggio celebre, rivisita, insieme all’amico e grande gallerista napoletano Lucio Amelio, i luoghi del Foggiano, pubblica un libro di serigrafie dedicato alla gente del capoluogo dal titolo: “Die Leute sind ganz prima in Foggia” (“La gente è meravigliosa a Foggia”). Ancora nel 1985, quando sta allestendo la sua ultima mostra a Capodimonte, pochi mesi prima della sua morte, intitola una litografia: “Nimm Foggia ernst”: “Prendi sul serio Foggia!”.
Dettagli
Formato: cm 24x31
Pagine: 80
Illustrazioni: 30 a colori, 30 in bianco e nero
ISBN: 978-88-8431-293-8
Anno di pubblicazione: 2008