Guido Pensato
Foggiano, 63 anni, ha concorso alle attività di gran parte dei gruppi culturali più innovativi della sua città: dal “Teatro Club” degli anni Sessanta, al “Laboratorio Artivisive”, a “Spazio 55” e “Art’in fabbrica”. Tra il 1970 e il 1994 è stato vicedirettore prima e quindi direttore della Biblioteca provinciale di Foggia, componente il primo Consiglio nazionale dei beni culturali (1976-1981) e del Direttivo nazionale dell’Associazione italiana biblioteche (1975-1981). Dal 1981 (Expoarte di Bari) coltiva, sull’onda di pulsioni ludico-civili e con esiti programmaticamente eclettici, il gusto della contaminazione della parola scritta con materiali e linguaggi disparati e con modalità espressive attinte al paesaggio: mentale, naturale e urbano. Sempre nell’ambito di gruppi e operazioni collettive, terreno privilegiato per sperimentazioni e mimetismi. Da quella data prende parte a mostre e rassegne che spesso cura e concorre a realizzare: dall’esordio di Poesia visiva/Nuova scrittura, a Mail Art. The Mythical image, ad Arazzi, Morbide & Trame, Pocket Art, Il Rumore dell’erba, La pietra in cielo; fino a 2000 e passa, Di segni a/opposti, a Limes, Beuys/Foggia. Denatura, Tramarte, Luci e ombre (Foggia, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, 2005), fuochi: della violenza dell’arte del mondo (Foggia, Museo civico/Complesso di Santa Chiara, 2006-2007), Tra.dizione (Foggia, Fondazione Banca del Monte, 2007). Ha pubblicato, tra l’altro, oltre ai cataloghi delle mostre curate: Il Cabreo di San Leonardo di Siponto (con Saverio Russo e altri) (Napoli 2000), Il Tavoliere imbandito. La cucina della provincia di Foggia tra Gargano e Appennino Dauno (Foggia 2002), Le parole in bocca. Elogi culinari, spuntini e ricette poetiche (Foggia 2004) e, ancora con Saverio Russo, La città apparente. La vita culturale a Foggia (Bari 2000) e Le carte in tavola. Alimentazione e cucina in Capitanata. Materiali (Foggia 2005)
(2007)
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