Scrivere un libro in vernacolo, è stato già detto, non è cosa facile, ma Gina Viola ci ha provato e a mio parere ci è riuscita.
Ha raccontato con semplicità e sentimento quello che ha vissuto nella sua prima infanzia con tutti noi di famiglia, ma anche aneddoti a lei a suo tempo raccontati. Certamente vicende vere, serie, a volte, sì, anche con punte di ironia, ilarità, scherzose ma sempre dettate dal cuore.
Non si è preoccupata di legami di rime, ma ha cercato di rispettare canoni fissati nel tempo da scrittori già affermati. Ha scritto, insomma, un dialetto semplice, così da essere accessibile anche ai non foggiani. Forse, in questi spunti di vita vissuta, molte persone si ritroveranno e rivivranno, leggendo, quei momenti allegri o malinconici o tristi. Ma comunque essi siano, si sa, quando un lettore si immedesima e si emoziona leggendo un libro, allora l’autore, in questo caso l’autrice si può ritenere soddisfatta. È quello che si augura mia sorella Gina.
Buona lettura!
Rosa Viola
Dettagli
Formato: cm 16,5x23,5
Pagine: 112
Illustrazioni: 4 a colori
ISBN: 978-88-8431-383-6
Anno di pubblicazione: 2010