Archeologia Aerea 16 ’22
Studi di Aerotopografia ArcheologicaRivista [ num. XVI.2022 ]Le Città invisibiliRemote e Proximal Sensing in ArcheologiaMetodologie non invasive per lo studio della città anticaAtti del Terzo Convegno InternazionaleLecce 19 / 21 maggio 2022Casi di studio all’estero
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Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica, XVI Si è svolto a Lecce dal 19 al 21 maggio 2022 presso l’Auditorium del Museo Castromediano il 3° Convegno Internazionale di Archeologia Aerea “Le Città invisibili” - Remote e Proximal Sensing in Archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica, un’iniziativa promossa dal Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria (LabTAF) dell’Università del Salento in collaborazione con il Laboratorio di Topografia Antica e Cartografia Archeologica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (CNR-ISPC). Alla manifestazione hanno preso parte tutti i più importanti specialisti italiani e stranieri nel campo del remote e del proximal sensing che hanno consentito di delineare un quadro complessivo sullo stato dell’arte della disciplina, mettendo a confronto ricerche nazionali ed internazionali suddivise per contesti geografici in diverse sessioni. Distribuiti nel corso dei tre giorni del convegno si sono alternati 150 relatori con 45 interventi orali, che hanno offerto spunti per vari momenti di confronto e scambio di esperienze su questo particolare filone della ricerca scientifica. In aggiunta, il programma ha previsto la presentazione di oltre 40 poster, in cui i vari autori, molti dei quali giovani studiosi, hanno proposto i risultati dei loro lavori più recenti, molto spesso effettuati con il supporto di queste tecnologie. Attraverso le diverse presentazioni si è potuto appurare come diverse nuove tecnologie vadano a sostituire progressivamente alcune delle tecniche tradizionali, garantendo di fatto un rinnovamento globale nel campo delle indagini aerotopografiche. Sommario Introduzione ‘Le Città invisibili’. Remote e Proximal Sensing in Archeologia: metodologie non invasive per lo studio della città antica Giuseppe Ceraudo, Veronica Ferrari, Giuseppe Scardozzi Un atlante visuale dell’archeologia mediterranea del ’900 Immagini dall’archivio dell’Aerofototeca Nazionale Alessandra Dell’Anna Multitemporal aerial archaeology of the Roman Vicus and Castellum Eining-Abusina Andreas Stele, Roland Linck, Tatjana Gericke Agglomerati del periodo di La Tene e di epoca romana, individuati per mezzo dell’archeologia aerea Regione della Loira, Francia Gilles Leroux, Stéphane Jean, Agnès Leroux Gli “hangars du Cavaou” (Fos sur Mer, Francia) impressionati per la prima volta: il fondo dell’Aerofototeca del CCJ custode silenzioso di strutture sommerse Alessandra Dell’Anna Aerial Archaeology in Segisamo Disentangling the Roman conquest of the Duero valley and the foundation of a new city Jesús García Sánchez, José M. Costa-García Telerilevamento satellitare, aereo e terrestre per la definizione territoriale del settore centrale del Conventus Cordubensis Alto Guadiato - Córdoba, Spagna Antonio Monterroso Checa, Massimo Gasparini, Juan Carlos Moreno-Escribano, Santiago Rodero-Pérez, José Luis Domínguez-Jiménez, Miriam González-Nieto, Manuel Moreno-Alcaide, Manuel López Sánchez, Jesús Muñoz-Cádiz L’Atlante Aerotopografico Storico delle città antiche dell’Albania Fiorella De Luca, Immacolata Ditaranto, Pasquale Merola, Ilaria Miccoli, Giuseppe Scardozzi Apollonia of Illyria: from the historical aerial photographs to the recent high-resolution satellite images Immacolata Ditaranto Documentare l’invisibile. Il progetto Çuka e Ajtoit: rilievo e documentazione di un sito d’altura Julian Bogdani Fotografia aerea storica e da drone per lo studio di un contesto lagunare: il caso di Butrinto (Albania) Veronica Castignani, Francesco Pizzimenti Differenti gradi di (in)visibilità: le città romane di Municipium S e Doclea in Montenegro Lucia Alberti, Francesca Colosi, Bruna Di Palma, Pasquale Merola GIS - Gortyn Information System. Applicazioni remote sensing per la realizzazione di una piattaforma GIS/WebGIS Simone Amici, Edoardo Brombin Scanning the mountaintop: archaeological and technological methodology’s adaptation to complex contexts Gianluca Cantoro, Christina Tsigonaki Le fotografie aeree dell’Asse per lo studio delle città antiche del Nord Africa Giuseppe Scardozzi La regione di Casablanca-Settat in Marocco. I dati telerilevati per la documentazione dei centri storici dimenticati Lorenza Ilia Manfredi, Pasquale Merola, Ilaria Miccoli L’utilizzo dei dati telerilevati storici e recenti per la documentazione di alcuni insediamenti fortificati nella regione di Guelmim-Oued Noun (Marocco) Ilaria Miccoli Dalla battaglia del passo di Kasserine alla Guerra Fredda: documentazione telerilevata storica per lo studio aerotopografico di Thelepte e Cillium (Tunisia) Giuseppe Scardozzi Aerotopografia archeologica nelle valli del Meandro e del Kogamos: i casi di studio di Antiochia e Philadelphia (Turchia) Immacolata Ditaranto, Giuseppe Scardozzi From space, air and ground. Integrated remote sensing survey in Palmyra (Syria) Roland Linck, Jegor Blochin, Jorg W. E. Fassbinder Aseikhim (Giordania): da tell a qasr. Studio aerotopografico di un insediamento di frontiera Francesca Di Palma Shahr-i Sokhta (Iran, Sistan e Balucistan). Proximal sensing e modellazione 3D per la topografia della “città bruciata” Veronica Ferrari, Giuseppe Alvar Minaya LiDAR, proximal sensing, and data visualization at the Maya city of Palenque and its surrounding region Arianna Campiani, Nicola Lercari, Gerardo Jiménez Delgado, Javier López Mejía, Scott Mcavoy, Rodrigo Liendo Stuardo, Mirko De Tomassi Descripción de vuelos aerofotogramétricos realizados sobre el Santuario Histórico Machu Picchu, empleando Lidar y cámara RGB montado en una Aeronave Remotamente Pilotada (RPA-Drone) Giovanni Righetti, Stefano Serafini Le città invisibili. Conclusioni: note di metodo e di politica del territorio Paolo Liverani Archeologia aerea. Studi di Aerotopografia archeologica Nel panorama scientifico italiano, diversamente da quanto avviene in alcuni dei principali Paesi europei, mancava una rivista che raccogliesse studi e ricerche di aerotopografia archeologica. In Italia, dopo le prime applicazioni pionieristiche per la documentazione degli scavi del Foro Romano ad opera di Giacomo Boni ed altre consimili immediatamente successive (Ostia, Pompei, Porto), questo genere di studi non ebbe l’evoluzione e la diffusione che sarebbe stato legittimo attendersi. Infatti, per vedere utilizzazioni di questo strumento efficaci e rigorose, se si fa eccezione di alcuni tentativi e studi di Giuseppe Lugli, sarà necessario attendere il secondo dopoguerra con le ricerche fondamentali di Ferdinando Castagnoli sulla centuriazione e sull’urbanistica di tipo ippodameo. Da questo punto in avanti il metodo, anche nel nostro Paese, raggiunta ormai la piena maturità, si diffuse grazie all’opera di grandi studiosi come John Bradford, Giulio Schmiedt, Dinu Adamesteanu, Nereo Alfieri, solo per citare i più famosi. Attualmente, in Italia, grazie all’attività ed agli insegnamenti di Fabio Piccarreta, questi studi sono ben rappresentati, dai centri di Fotogrammetria finalizzata e di fotointerpretazione archeologica presenti presso la Seconda Università di Napoli e l’Università del Salento a Lecce. Numerosi settori coltivano oggi studi di Aerotopografia archeologica; presenti su tutto il territorio nazionale, assicurano un vivace scambio di idee e di dati, confermando l’estrema vitalità di questo genere di studi. Ci si basa sulla possibilità di identificare, mediante opportune tecniche di fotointerpretazione, monumenti archeologici sepolti o perfettamente mimetizzati, attraverso le loro tracce ed evidenze presenti su immagini aeree ricavate attraverso il rilevamento a distanza (remote sensing ). Un ulteriore sviluppo di queste tecniche è rappresentato dalla possibilità di creare cartografie tematiche su misura, per la collocazione e l’analisi delle evidenze archeologiche rilevate (fotogrammetria finalizzata). All’interno di questa rivista, unica nel suo genere, che va a colmare una lacuna in questo settore specifico della ricerca archeologica italiana, saranno trattati diversi argomenti: a partire dalla storia degli studi grazie all’opera dei pionieri, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e lavori di fotogrammetria finalizzata, sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing. Nell’ambito di questa iniziativa, inoltre, sono previsti supplementi monografici su temi e argomenti specifici. “Archeologia Aerea. Studi di Aerotopografia Archeologica” è una Rivista Internazionale fondata nel 2004 da Giuseppe Ceraudo e Fabio Piccarreta. Dotata di referees anonimi (peer-reviewed ), raccoglie studi e ricerche di archeologia basati sull’ampio utilizzo di fotografie aeree, immagini satellitari e dati telerilevati in genere. L’opera – unica nel suo genere in Italia – segue la disciplina sin dai suoi esordi e, passando attraverso contributi di metodologia e applicazioni di fotointerpretazione archeologica e fotogrammetria finalizzata, giunge sino alle modernissime applicazioni specialistiche legate alle nuove tecnologie di remote sensing e fotointerpretazione satellitare. Ampio spazio è assegnato nella Rivista agli studi sui pionieri o sull’attività pionieristica legata alle riprese aeree, allo studio del materiale aerofotografico storico, ai lavori di fotointerpretazione archeologica classica di respiro internazionale, ai progetti di archeologia aerea avviati di recente in Italia e nel Mondo, nonché alle attività e allo stato dell’arte della materia e alle prospettive future di ricerca legate alle immagini telerilevate da piattaforma aerea e satellitare. La Rivista si propone di presentare l’Aerotopografia Archeologica – disciplina che utilizza a fondo lo strumento aereo e tutte le immagini aerorilevate con le sue varie applicazioni ed elaborazioni – come una parte fondamentale di una materia, la Topografia Antica, che affonda le sue radici storiche molto indietro nel tempo. Dettagli
Formato: cm 24x30 Pagine: 294 Illustrazioni: 216 a colori, 68 in bianco e nero ISBN: 978-88-8431-868-8 · ISSN 2035-7540 Anno di pubblicazione: 2023 |