Lorenzo Quilici
Professore Ordinario di Topografia dell’Italia antica, ha insegnato dal 1990 al 2010 nell’Università di Bologna, dove è stato Direttore dell’Istituto di Archeologia e Coordinatore del Dottorato in Topografia antica. Numerosi i progetti dei quali è stato Responsabile Scientifico, Direttore di Ricerca e Coordinatore Nazionale (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica; Progetto Finalizzato Beni Culturali del Consiglio Nazionale delle Ricerche), volti allo studio e ricostruzione diacronica della forma del territorio e alla redazione di Carte archeologiche. Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal 1969 al 1990, ha svolto la propria attività prima nell’Istituto per gli Studi Egeo Anatolici, poi nel Centro di Studio per l’Archeologia Etrusco-Italica. Ha condotto ricerche e studi storici, di topografia antica, di urbanistica e analisi di monumenti soprattutto nell’Italia centrale e meridionale, nonché in Turchia e nell’isola di Cipro, in un arco cronologico che va dall’età del Bronzo al Rinascimento, ma precipuamente focalizzati al mondo italico e romano. Ha diretto scavi a Roma e nel Lazio, in Etruria, nel Molise, in Basilicata, in Calabria, a Cipro. Ha diretto e condotto studi, programmazioni e pianificato attività di restauro, tutela e valorizzazione di monumenti, di parchi archeologici, tra i quali in particolare quello della via Appia nella Valle di S. Andrea, tra Itri e Fondi. Ha organizzato o collaborato a numerose mostre e convegni, con Ministeri e Soprintendenze archeologiche, Regioni, Comunità Montane, Comuni, Istituzioni di urbanistica e di attività culturali. Tra le pubblicazioni a carattere scientifico si annoverano oltre 260 articoli e 12 volumi, tra questi ultimi si ricordano Siris-Heraclea, 1967; Collatia, 1974; Antemnae, 1978; Crustumerium, 1980; La Civita di Artena, 1982; Fidenae, 1986; La tomba dell’età del bronzo tardo dell’abitato di Paleokastro presso Ayia Irini, Cipro, 1990; Ficulea, 1993; Carta Archeologica della Valle del Sinni, 1-8, 2001-2003; Per la Via Appia tra i monti Ausoni e Aurunci, 2017 (spesso in collaborazione con S. Quilici Gigli). Oltre ai lavori di carattere strettamente scientifico, ha pubblicato 15 monografie e circa300 articoli di alta divulgazione e diffusione dati, ai fini della programmazione urbanistica, della tutela, del restauro e della valorizzazione del patrimonio storico-archeologico. Dirige con S. Quilici Gigli la Rivista scientifica Atlante tematico di Topografia antica e i suoi Supplementi (65 fascicoli editi dal 1992 al 2018), e la Rivista Orizzonti. Rassegna di Archeologia (19 fascicoli editi dal 2000-2018). Socio dell’Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti di Napoli, dell’Istituto Archeologico Germanico, dell’Istituto di Studi Etruschi e Italici, della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, Membro dell’American Academy of Rome, Membro Onorario dell’American Philological Association, dell’Archaeological Institute of America, della British School at Rome; Visiting professor dell’Università di Huston. Ha ricevuto la cittadinanza onoraria delle cittàdine di Artena, di Casacalenda, di Nocara. Una singolare onorificenza gli è stata conferita a Casacalenda, nel 2017, dall’Unione dei Comuni Montani «Castello di Gerione» (Casacalenda, Montorio, Morrone, Provvidenti e Ripabattoni): è stato insignito della fascia tricolore di primo Sindaco di Gerione, il “Comune” che non esiste, ma che conserva una lunga e gloriosa storia (dlgs. 267/2000, art. 134/4).
(2019)
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