Franco Mercurio
Nato a Foggia nel 1954, si è laureato in filosofia presso l’Università di Salerno. È direttore della Biblioteca Provinciale di Foggia, dell’Archivio Storico Provinciale e del Sistema Museale Provinciale. Storico di formazione ha lavorato occasionalmente con diverse università ed in particolare dal 1997 al 2003 è stato docente a contratto presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia Facoltà di Pianificazione Urbanistica e Ambientale per il corso di Storia delle città e del territorio. Si è prevalentemente interessato al rapporto fra gli uomini ed il loro territorio. Questa particolare predisposizione alla ricerca “di confine” gli ha permesso di indagare nei suoi primi venti anni di ricerca storiografica una serie di dinamiche che hanno caratterizzato la formazione della società capitalistica nel Mezzogiorno d’Italia, prendendo proprio spunto dal complesso e difficile rapporto con il territorio e con quello che è stato definito “paesaggio agrario”. Da studi di settore è giunto a sistemazioni più generali che hanno qualcosa in comune con la storia dell’ambiente fino alla formulazione di una ipotesi di lettura politica e sociale delle diverse storie del paesaggio in Europa occidentale fra Cinquecento e Novecento. Accanto a questo filone che ha per oggetto la storia della “cultura” del territorio e del paesaggio ha seguito percorsi paralleli collegati all’uso economico del territorio con studi e analisi sul processo di trasformazione del territorio italiano (riforma agraria, ferrovie, strade). Autore di molte pubblicazioni, alcuni suoi lavori sono stati editi presso Marsilio, Laterza, Donzelli, Einaudi. Organizzatore ed animatore del sistema bibliotecario provinciale, è stato dal 2005 al 2011 presidente regionale dell’Associazione Italiana Biblioteche ed è componente del comitato tecnico scientifico del Servizio Bibliotecario Nazionale presso l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali. È stato uno dei fondatori dell’Istituto Meridionale di Scienze Sociali – IMES ed è socio della ESEH (European Society of Environmental History).
(2014)
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